Dobbiamo ascoltare i cittadini e condividere con loro programmi e candidato a sindaco.
Ribadisco la proposta di fare le primarie tra le forze migliori della città per creare una coalizione alternativa (non politica) vincente vicina alla gente, allargata a tutti quelli che vogliono un cambiamento radicale, senza candidature calate dall’ alto e senza ingerenze di chi con Udine ha ben poco a che fare.
Io mi sono dissociato pubblicamente dalle politiche di Honsell già nel 2008 e non sono certo felice di avere previsto per tempo il declino a cui andavamo incontro.
Dal 1995 il candidato del centrodestra espresso con le logiche delle spartizioni a tavolino di cariche e candidature nei vari enti perde regolarmente e questo evidentemente non ha ancora insegnato nulla.
Nel 2003 e nel 2013 il voto udinese ha trascinato alla sconfitta il centrodestra anche in regione, dove invece di essere inclusivo di ampie fasce di elettorato le ha escluse. Anche questo dovrebbe avere insegnato qualcosa.
La scelta del candidato alternativo allo schieramento in continuità con il fallimentare decennio di Furio Honsell va fatta con le primarie per abbattere gli steccati del recinto di partiti e partitini, andando ad ascoltare i cittadini e condividere con loro un progetto di rilancio e recupero di ruolo per Udine che includa tutti gli udinesi che vogliono un forte cambiamento dell’ amministrazione cittadina.
A me interessa contribuire a far ripartire la città, non mettermi a un tavolo per portare a casa un posticino da qualche parte. Se altri hanno questo problema facciano pure i loro giochetti lasciando in pace Udine che ha bisogno di tutt’altra proposta politica per impedire altri dieci anni in continuità con Honsell.
Chi ha paura di perdere faccia a meno di partecipare.