Imprese di quartiere per la manutenzione del territorio udinese. Le proposte per i lavori pubblici in città del candidato sindaco Enrico Bertossi apprezzate dagli imprenditori di Confartigianato Udine
Un grande piano di manutenzione per tutta la città con un responsabile tecnico per ogni quartiere che affidi gli interventi a imprese artigiane che avranno cura di quel territorio in modo prioritario. In questo modo si garantisce che la manutenzione venga fatta da imprese che conoscono bene le situazioni e sanno dove mettere mano, migliorando la qualità degli interventi. E’ uno dei punti del programma del candidato sindaco per la lista Prima Udine Enrico Bertossi maggiormente condivisi dagli imprenditori di Confartigianato della zona di Udine incontrati nella sede di via del Pozzo.
Gli artigiani hanno lamentato la ricaduta negativa sul mondo del lavoro di tanti interventi non eseguiti negli ultimi 10 anni: “Solo a livello di edilizia scolastica c’è una miriade di lavori che si sarebbero dovuti fare ma non sono stati eseguiti perché, ad esempio, era più facile chiudere i bagni che ripararli, adducendo come motivazione che non si trovavano i soldi o non si potevano spendere per il patto di stabilità. Questo però ha portato ad un calo del 50% delle imprese artigiane” ha affermato il capocategoria delle imprese edili di Confartigianato Udine Gino Stefanutti durante l’incontro con il candidato sindaco di Prima Udine.
“La giunta Honsell si vanta di aver ridotto il deficit, ma io penso che se uno non fa debiti non lavora e gli artigiani questo lo sanno bene – ha replicato Bertossi – ci vorranno 10 milioni l’anno per 10 anni per sistemare le cose in città. Se facciamo un piano pluriennale di manutenzione si possono frazionare gli importi, senza dover fare grandi appalti e far lavorare i piccoli imprenditori dell’area udinese. Il nostro obiettivo è di ritornare al controllo del territorio fidelizzando un gruppo di imprese come responsabili di una determinata zona della città. Nel Comune, se sarò eletto sindaco, ci saranno un responsabile tecnico di un quartiere, il vigile di quartiere e le imprese di quartiere che avranno come prioritario il lavoro di manutenzione” ha affermato Bertossi.
Tra gli altri temi toccati durante l’incontro c’è il rilancio dell’artigianato artistico e di qualità attraverso il progetto turistico integrato di Udine. “Abbiamo letto che rispetto al 2013 l’anno scorso in città c’è stato un aumento di presenze, ma noi dobbiamo puntare ai risultati di località come Treviso, Vicenza e ancora prima Ferrara dove, con le grandi mostre, arrivano ogni anno centinaia di migliaia di visitatori ed è con quei numeri che si può rilanciare l’artigianato di qualità. Come Comune possiamo pensare a incentivi fiscali per giovani o per chi opera in zone particolari” ha spiegato Bertossi. Prima Udine non pensa solo a settori in grande espansione come il digitale, ma anche a attività che hanno tradizioni antiche insieme ad elementi di grande modernità, ha spiegato Bertossi: “Ad esempio a Trieste arrivano giovani stilisti da tutto il mondo ogni due anni per la manifestazione Its e anche Gorizia ha iniziative internazionali legate alla moda; perché non incentivare la permanenza di alcuni giovani professionisti a Udine dandogli un atelier e creando posti di lavoro?”